CODICE ETICO: La differenza che fa la differenza

25/10/2021 • Articoli


“Dimostra una pratica etica: comprende e applica costantemente i comportamenti e gli standard etici del coaching”, questo dice la prima delle competenze chiave di ICF.

 

Un coach professionista che decide di entrare a far parte della globale famiglia di ICF accetta di rispettare i valori fondamentali, i principi e gli standard di comportamento che il suo codice etico descrive. 

Il codice etico ICF è una componente “madre” dell’identità di un coach ed è stata, nel mio caso, la prima motivazione che mi ha spinto a scegliere ICF. La prima volta che l’ho letto mi sono detta: “Ecco chi voglio essere e come voglio esserlo” e mi sono sentita immediatamente allineata ai valori espressi. Penso che ciò che dovrebbe generare un qualsiasi codice etico che ci viene sottoposto è proprio questo e, se per alcuni versi, dovesse darci la sensazione di essere un po’ scontato beh...ottimo, perché l’ovvietà che ci ritroviamo davanti è un segnale di naturale condivisione che non ci costerebbe né sforzo né peso.

 

Quali sono le parole chiave che, a mio parere, lo caratterizzano?

TRASPARENZA, in quanto il coach spiega e si assicura della comprensione da parte del cliente di tutto quanto venga illustrato. Rivela al cliente i potenziali compensi e altri benefici che potrebbe ricevere presentandolo ad altri. Segnala comportamenti non etici, di cui è stato testimone, prima alle persone coinvolte e, se ciò non risolve la questione, riporta all’autorità ICF competente.

CHIAREZZA, in quanto il coach stipula accordi sui ruoli, le responsabilità e diritti di tutte le parti coinvolte (es.: cliente, sponsor, ruoli organizzativi, autorità competenti), dichiarando il vero su ciò che offre e sulla professione e il valore del coaching. Descrive chiaramente le proprie qualifiche, esperienza e livello di competenza. Ha una chiara comprensione di come devono circolare le informazioni tra tutte le parti coinvolte, chiedendo loro l’adesione al codice ICF.

Mantiene un livello di intimità appropriato per la relazione escludendo ogni forma di coinvolgimento sessuale o sentimentale.

RISERVATEZZA, in quanto il coach mantiene i più rigorosi livelli di tutela della privacy di tutte le parti coinvolte. E’ tenuto altresì a conservare, archiviare e smaltire con cura il materiale raccolto.

Protegge la privacy anche dei membri ICF divulgando le loro informazioni solo se autorizzato.

IMPEGNO, in quanto il coach presta attenzione al valore ricevuto dal cliente nella relazione di coaching invitando, se necessario, il cliente a cercare un altro coach, professionista o metodo differente. Assicura una costante qualità del coaching indipendentemente dall’importo e dalla forma di remunerazione. E’ attento a rilevare possibili conflitti di interesse che potrebbero generarsi cercando di gestirli, risolverli o sospendendo il percorso se opportuno. E’ consapevole dei propri limiti personali, chiede supporto se necessario e si impegna in un continuo sviluppo personale e professionale.

ECOLOGIA, in quanto il coach evita ogni forma di discriminazione e mantiene equità ed uguaglianza. Riconosce i contributi e la proprietà intellettuale di altri. E’ consapevole del proprio impatto e di quello dei suoi clienti sulla società applicando la filosofia del “fare ciò che è bene” anziché “evitare ciò che è male”.

 

Alla luce di quanto scritto rispondere alla domanda “Come tutto ciò può fare la differenza?” viene relativamente facile: sapere di avere a che fare con un professionista che incarna i principi descritti dal codice etico ICF, in qualità di cliente, mi farebbe sentire al sicuro, tutelata, rispettata e prioritaria rispetto a qualsiasi situazione potesse venirsi a creare. La professionalità che percepirei sarebbe una garanzia di efficacia che, insieme al processo di coaching e alle 8 competenze fondamentali definite da ICF, creerebbero uno spazio e un tempo unico e potenziante. 

 

Non ho incluso in questo articolo tutti i principi espressi nel codice etico solo per questione di spazio e senza alcun ordine di priorità quindi, per chi volesse leggerlo nella sua completezza:

https://coachfederation.it/codice-di-condotta-icf-code-of-ethics

Ascoltare i propri valori e scegliere compagni di viaggio che li condividano e tutelino è, per me, una marcia in più sulla strada verso l’obiettivo.

 

Autore: Francesca Di Gioia, ACC
Volontaria di Area Comunicazione 2021

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