Il peer coaching “We care”

22/09/2020 • Articoli


Noi coach di ICF siamo abituati al peer-coaching. Sempre utili e arricchenti, questi percorsi con i colleghi e compagni di viaggio ci accompagnano per tutta la nostra carriera. Questa iniziativa ha avuto, però, il sapore di qualcosa di più grande e potente: stare accanto agli altri, anche se virtualmente, in un momento di distanza forzata a causa del lockdown; aiutarsi, sostenersi e allenarsi insieme per affrontare in modo centrato la sfida e gli obiettivi di questo periodo particolare e mai vissuto.

Del resto “We care” significa: “ci siamo, siamo vicini e ci prendiamo cura gli uni degli altri”.

Per questo coordinare questo progetto, che la nostra associazione ha fortemente voluto insieme a tante altre iniziative per i soci, è stato per me un grande onore, un gesto di vicinanza e un impegno svolto con il cuore.

Il successo dell’iniziativa è stato lampante: 65 adesioni di coach iscritti al chapter che da aprile a luglio hanno lavorato con passione e soddisfazione con il comune intento di trasformare questo momento in un’occasione di arricchimento e crescita, con l'ingrediente aggiuntivo del forte bisogno di condivisione e contatto che questo periodo ha fatto emergere.

Il momento più entusiasmante per noi è stato leggere le risposte dei questionari di soddisfazione: il 93% di coloro che hanno risposto si sono dichiarati pienamente soddisfatti. I feedback e i suggerimenti che sono arrivati sono stati occasione di scambio e degli ottimi spunti per il futuro. Pochissime persone non sono riuscite a portare avanti i percorsi e ho percepito fortemente il dispiacere, condiviso anche da noi, di non poter offrire soluzioni alternative, in questo contesto.

Tante le parole scritte nei feedback per indicare obiettivi raggiunti e sensazioni, riporto quelle che più mi hanno colpita: maggior consapevolezza, maggior focalizzazione, conoscenza reciproca, qualità dei colleghi, persone meravigliose, e tante altre che sottolineano la bellezza dell'essere connessi in un momento così particolare e unico della nostra vita e che sottolineano una volta ancora il forte bisogno di vicinanza che contraddistingue noi esseri umani, una vicinanza che non trova ostacoli e che prescinde dalla presenza fisica. Essere presenti all’altro è il dono più grande che possiamo fare, noi sia come coach che come esseri umani.

 

Autore: Daniela Ferdeghini, PCC

Project Leader “Peer Coaching”

Il peer coaching “We care”